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martedì 26 febbraio 2008

Alternative possibili.

Stamattina, in mezzo alla nebbia, mi sono imbattuta nella vita reale. Meglio dire, in una variante possibile di vita reale. Pedalavo a manetta, perchè come sempre ero in ritardo tremendo. Facevo lo slalom tra le persone che camminavano lungo la pista ciclabile, chiedendomi irritata perchè mai i vecchietti in pensione debbano uscire di casa la mattina all'alba. Che a me i vecchietti stanno simpaticissimi - a parte quelli che fanno apprezzamenti viscidi quando d'estate mi vedono fare jogging e quanto darebbero per avere vent'anni di meno e un po' di fiato in più - ma proprio questa loro abitudine faccio fatica a capirla. Ed ogni mattina mi innervosisco,come se fosse la prima volta che li vedo. Nel frattempo avevo da sbraitare anche contro la nebbia, che già ieri sera mi ha fatto incazzare, perchè, dopo essere stata da una mia amica, ho dovuto guidare ai 40 con gli occhi sgranati nonostante la sonno e nonostante il rompipalle -immancabile nei momenti critici - attaccato al sedere, con il riflesso dei suoi fanali a facilitare il tutto. Stamattina addirittura snebbiava, ovvero la nebbia era come pioggerellina, che se cammini piano non te ne accorgi, ma se accelleri un minimo o se vai in bici, come la sottoscritta, ti sembra di essere dentro ad una sauna, infinitamente più gelida e con un tasso di umidità che a confronto le foreste tropicali sono asciutte. Ma forse chi non ha a che fare regolarmente col fenomeno nebbia, come noi altri di sta zona, non può capirmi fino in fondo, ma credetemi sulla parola se vi dico che è insopportabile. Insomma, tutta presa dalla guida del mio bolide a due ruote, dall'orologio da controllare e dalle bestemmie da gridare nel profondo del mio io mattutinsclerotico, ho rischiato di investire due esseri viventi. Un uomo e un cane. Un uomo cieco col suo cane-guida. E oggi pomeriggio, mentre correvo, non ho potuto fare a meno di ripensare a quel momento. Ho immaginato come sarebbe stato questo 26 febbraio 2008 se invece di biascicare un imbarazzato "mi scusi" per poi ripartire all'impazzata verso la biblioteca, mi fossi fermata e avessi parcheggiato lì la bici. Come sarebbe stato avvicinarmi a quell'uomo e chiedergli il suo nome, il nome del cane. Come sarebbe stato domandargli: " Le andrebbe di passeggiare con me? Se vuole, le racconto il mondo intorno a noi. ". Che poi, cosa gli avrei raccontato? Bè, forse avrei iniziato proprio dalla nebbia e dall'effetto che fa vedere la Rocca di Imola avvolta nella sua cortina. Gli avrei detto che il tutto aveva un non so che di medioevale, di antico, di misterioso. Mi sarei quindi ricollegata alla sensazione di ieri sera, a com'è guidare scorgendo pochissima strada davanti, avendo la sensazione di essere separato e lontanissimo da tutto e da tutti. Avremmo riso mentre gli descrivevo quanto si era infuriata una vecchietta con un conducente che aveva rallentato all'ultimo secondo, benchè lei fosse sulle strisce pedonali da un pezzo. Avremmo probabilmente scherzato su tutte quelle cose che fino a un momento prima mi parevano la fine del mondo. E, se fossimo stati insieme tutta la giornata, avrei potuto cimentarmi anche nella rappresentazione della nebbia che piano piano sale, lasciando il posto ad un sole pallido, ma già primaverile. L'avrei portato nella stradina dove vado a correre di solito, gli avrei detto di liberare il cane e di lasciarlo correre nei campi e intanto gli avrei regalato un po' di colori, dall'azzurro del cielo al viola dei fiori, dal grigio delle case al verde dell'erba nei giardini. E ho pensato che sì, sarebbe stato un 26 febbraio molto migliore.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

"lo...",qst volta u nerrore lo hai fatto!a me piace tantissimo la nebbia...cioè ho cominciato ad apprezzarla parekkio dopo aver letto marcovaldo,anke se un pò m affascinava già!ke poi qnd s guidi sia una gran palla nn lo nego...i miei errori sono stati fatti apposta!

acquachiara net ha detto...

A volte basta un semplice " come va ? " anche se il rischio che apra una voragine narrativa è grande :-)
Comunque è un bel pensiero, molto spesso c'è solo bisogno di qualcuno che si fermi un momento e che ascolti.

Dani ha detto...

Ciao concittadina....!Hai ragione...basterebbe pochissimo e sarebbe molto semplice...forse é per questo che non riusciamo.....!Tendiamo a farla difficile noi....!
Le persone,tutte,hanno un gran bisogno di essere ascoltate,e tutti avremmo bisogno di comunicare di più....!


Un baciottolo affettuoso....!

Bk ha detto...

Posso dire che è il più bel post che hai scritto? Posso dire che mi hai emozionato?
Prova a fermarti la prossima volta.
Prova a sorprendere qualcuno.
Prova a sorprendere te stessa.
Un bacio grande grande grande Bk

PS:Anch'io quando stavo ad imola giravo solo in bici: pioggia, nebbia, neve non mi fermavano...
PS2: hai vinto un meme... sul mio blog... ti tocca...

Banana ha detto...

Eh sì la nostra nebbia è davvero inumana e in bici poi è un delirio!
Bello che nonostante la fretta con cui andavi ti sei posta delle domande su chi avevi di fronte.
Immaginare le potenziali chiacchierate con chi sfioriamo fa lavorare la nostra immaginazione; ma, quando troviamo il coraggio per trasformarle in realtà ci stupiscono perchè, a volte, ci regalano qualcosa d'importante!
Baci
Banana

Alberto ha detto...

Una delle cose che mi ha insegnato l'esperienza del "free hugs" è che siamo naturalmente predisposti verso la diffidenza, quindi un abbraccio/un sorriso sembrano un atteggiamento deviato. :-/

Eppure basterebbe così poco per sentirsi in armonia col mondo...

Sono convinto che possiamo migliorare la qualità della vita, anche solo con un sorriso in più. Aggratis! :-D

Un abbraccio YesWeCan :-)

Scorpio79 ha detto...

Io odio la nebbia... Anche qui sono alcuni giorni che si può tranquillamente tagliarla con la motosega (il problema è che 'sta umidità mi arrugginisce la catena...)

Ritieniti fortunata: pensa se il cane guida avesse deciso di inseguirti. Allora sì che sarebbe stata una giornata indimenticabile, soprattutto per quel povero cieco... Ovviamente sto scherzando. Però bisognerebbe mettersi veramente ogni tanto nei panni di chi sta peggio di noi, capire le loro sensazioni, i loro pensieri... Ciao Scorpio79

Pink Panther ha detto...

A me la nebbia piace... ma in Branza c'è giustola foschia.

Davvero bellissimo post, complimenti :)

(p.s.: adesso ti linko)

Lillo ha detto...

Bella Spippi.

Mat ha detto...

la nebbia c'è anche qui...ma non è nulla in confronto.
quello che manca dalle mie parti spippyscalzeslunghe è l'ottima roba che il signore col cane ti smercia.
l'ho capito che è il tuo pusher, è tutta una metafora!
:))